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ARRIVA IL FORMAGGIO PER L’INSUFFICIENZA RENALE

I pazienti con insufficienza renale o in dialisi devono seguire una dieta rigida, con molte privazioni, tra cui evitare i formaggi per non assumere troppi fosfati.

Questo divieto potrebbe presto essere ‘revocato’ grazie a una nuova tecnologia, chiamata FriP, che consente di produrre formaggi i cui fosfati non vengono assorbiti dall’intestino ma vengono eliminati dallo stesso organo, ed è addirittura in grado di evitare l’assorbimento di quelli contenuti in altri alimenti: in questo modo il paziente può tornare a mangiare prodotti caseari e ha un migliore controllo sulla propria salute senza assumere ulteriori farmaci.

A brevettare il metodo FriP è Gianluigi Ardissino, specialista della Nefrologia, Dialisi e Trapianto pediatrico al Policlinico di Milano insieme ad Antonio Groppelli, imprenditore di prodotti caesari. 

    “I pazienti in dialisi o che hanno un’insufficienza renale devono seguire una dieta con molte privazioni – spiega Ardissino – perché i loro reni non riescono più a smaltire adeguatamente le scorie in eccesso. Ad esempio devono fare attenzione a certe verdure per non accumulare troppo potassio, e devono evitare i formaggi per non assumere troppi fosfati, che se si accumulano nel sangue portano ad una aterosclerosi precoce”. L”Il prossimo passo – aggiunge Marco Giachetti, presidente dell’Ospedale – sarà quello di utilizzare il latte proveniente dalle cascine dell’Ospedale per avviare una produzione autonoma del FriP a marchio Ca’ Granda, con filiera biologica, corta e garantita aumentando ulteriormente il nostro supporto ai pazienti nefropatici dell’area milanese e lombarda”.

    In questo momento qualche formaggio prodotto con la tecnologia FriP è disponibile in via sperimentale, grazie all’interessamento delle associazioni di pazienti. L’obiettivo, dopo questa fase di test, è rendere i prodotti FriP disponibili su scala più ampia, per migliorare la qualità di vita dei pazienti con patologie renali (ANSA).