Gennaio è il mese dedicato alla prevenzione del tumore del collo dell’utero, una patologia che colpisce ogni anno circa 2.500 donne in Italia ed è la seconda più comune dopo il tumore al seno. A livello globale, questo mese viene utilizzato per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo a questa malattia.

Il cancro della cervice uterina è fortunatamente prevenibile grazie al vaccino contro il papillomavirus umano (HPV), il principale fattore di rischio. Nonostante ciò, in molti Paesi, inclusa l’Italia, la copertura vaccinale è ancora lontana dall’obiettivo fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che prevede una copertura del 95% entro il 2030. I dati più recenti (2022) mostrano che solo il 38,78% delle ragazze e il 31

La prevenzione però non si ferma al vaccino. È fondamentale anche che tutte le donne partecipino ai programmi di screening cervicale, che includono il Pap-test e il test per la ricerca del DNA dell’HPV, offerto gratuitamente. Questi esami consentono di individuare precocemente eventuali anomalie, favorendo interventi tempestivi prima che la malattia si sviluppi.

Per tutte le donne è inoltre fondamentale aderire ai programmi di screening cervicale che prevedono gratuitamente il Pap-test e il test per la ricerca del HPV-DNA. Questi test sono molto efficaci nel garantire una diagnosi precoce, consentendo di intervenire prima che la malattia evolva.