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EMERGENZA CORONAVIRUS: LA RICETTA ELETTRONICA

 

Limitare gli spostamenti è necessario per bloccare il diffondersi del virus

È questa la ragione che ha spinto il Ministero della Salute a rivedere uno dei punti più saldi del “regolamento” del nostro Sistema Sanitario Nazionale: la ricetta cartacea o elettronica che oggi si rende valida anche via email o con un SMS.

Il ministro Roberto Speranza ha così commentato l’importante decisione: “Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema Sanitario Nazionale”.

Dunque, niente più ricetta cartacea o promemoria delle ricetta elettronica, ma basterà avere dal proprio medico il “numero di ricetta elettronica” da presentare in farmacia. 

Il paziente potrà e dovrà chiedere al medico prescrittore il Numero di Ricetta Elettronica, attraverso:  

  • email, con un allegato della ricetta; 
  • SMS o tramite qualsiasi altro tipo di App per scambio di messaggi e immagini;
  • telefono

Nella stessa ordinanza, vengono toccati i punti relativi all’operato delle farmacie e delle ASL anche per quei medicinali che rispondono a regole differenti rispetto al regime convenzionale e per quei farmaci che necessitano di un controllo periodico del paziente, prima di essere prescritti e venduti. 

La ricetta medica elettronica non è una novità per il nostro Sistema Sanitario. Si tratta di una forma già prevista dal Dpcm del 26 marzo del 2008 e del DM 2 novembre 2011 per la ricetta dematerializzata, diventata prassi nel 2015 per tutte le regioni.

La ricetta elettronica, rilasciata dal proprio medico o dallo specialista, consente di: 

  • ritirare farmaci a carico parziale o totale del SSN; 
  • prenotare prestazioni specialistiche o diagnostiche, a pagamento o esenti da ticket.

Il medico per elaborarla accede al portale del SSN e compila la ricetta medica online, inserendo lo NRE, ovvero uno dei Numeri della Ricetta Elettronica a lui assegnati. A questi numeri, associa il Codice Fiscale del paziente, per generare un codice che sostituisce il vecchio codice a barre. Infine, il sistema si accerta di tutto e convalida i dati. 

Il medico, dopo l’ok del sistema, stampa il promemoria con: Codice Fiscale, NRE, eventuali esenzioni per il paziente e prescrizione. 

In farmacia o in una clinica per la prenotazione di prestazioni, al paziente basterà dare CF e NRE. 

Il farmacista, inserendo i dati rilasciati nel sistema, accede alla ricetta, registrandola nel Fascicolo Sanitario Elettronico. 

Non temete, nel caso di dubbi, il medico curante e i farmacisti saranno in grado di supportarvi e darvi le giuste spiegazioni. 

Il consiglio in questi giorni di emergenza sanitaria è quello di recarvi in farmacia o sentire il proprio medico in caso di reale bisogno, sfruttando i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione.